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“Sette storie per sette giorni”di Gabriella Calì PREFAZIONEIl libro, interessante e avvincente, offre numerose suggestioni e riflessioni e si snoda secondo lo schema classico del “Decamerone”. Il protagonista attorno a cui si articolano le storie è Andrew De Falco, un magnate Italoamericano che, un po’ per capriccio, un po’ per il desiderio di fare mecenatismo, bandisce un vero e proprio concorso letterario, offrendo a sette scrittori dilettanti la possibilità di risiedere per una settimana presso la splendida Villa dei Pavoni e di dimostrare il proprio talento ed il proprio estro con la…mehr

Produktbeschreibung
“Sette storie per sette giorni”di Gabriella Calì PREFAZIONEIl libro, interessante e avvincente, offre numerose suggestioni e riflessioni e si snoda secondo lo schema classico del “Decamerone”. Il protagonista attorno a cui si articolano le storie è Andrew De Falco, un magnate Italoamericano che, un po’ per capriccio, un po’ per il desiderio di fare mecenatismo, bandisce un vero e proprio concorso letterario, offrendo a sette scrittori dilettanti la possibilità di risiedere per una settimana presso la splendida Villa dei Pavoni e di dimostrare il proprio talento ed il proprio estro con la scrittura di una novella che tragga ispirazione dal tema dei fantasmi, fantasmi inteso in senso lato. Solo alla fine della settimana, dopo aver ascoltato le sette storie, Andrew donerà ad uno dei sette autori la possibilità di stipulare un contratto letterario per pubblicare un’opera.Una nota importante è l’uso del lessico, che spazia agevolmente dal dialetto ad un italiano fluente, mettendo in rilievo personaggi e situazioni.Altro elemento di fascino del libro è la forza descrittiva dell’autrice, che realizza veri e propri quadri della sceneggiatura di fondo.Gabriella Calì vive ad Acireale, alle pendici dell’Etna, ha esordito con il romanzo “La ragazza della foto”, cui ha fatto seguito la raccolta di racconti “Il dono” e “Sette storie per sette giorni”, al momento l’ultima opera. Sta lavorando ad un testo per ragazzi.Gabriella Calì è un modello per tutti coloro che, persa la vista, perdono la capacità di gioire del mondo che li circonda e la voglia di vivere, per coloro che dinnanzi alle difficoltà della vita si arrendono e sfoderano vittimismi o si autocommiserano. Infatti, affetta da “retinite pigmentosa” e, quindi, non vedente, ha superato tutto questo scrivendo con l’ausilio di un computer dotato di sintesi vocale, mentre, appassionata di lettura, si avvale dei testi registrati del “Libro parlato”.