«Una buona parte di queste mie poesie sono da considerarsi di carattere prevalentemente psicologico-didascalico. La loro concisione vuole forse nascondere la pretesa di essere essenziali ed efficaci. Esse si richiamano per lo più ad alcuni insegnamenti del Buddhismo Zen e qualcuna a velate suggestioni tantriche. Sono espressioni, in particolare, di un animo che intende ispirarsi a quelle tumultuose esperienze interiori che accompagnano in ciascuno di noi il processo dell’io.» Nicola Guidone nasce il 31 luglio 1921 a Spinazzola, un piccolo paese agricolo sul versante occidentale delle Murge pugliesi. Dopo gli studi universitari all’“Orientale” di Napoli, interrotti a causa della guerra, si trasferisce a Roma, dove inizia a lavorare alle dipendenze di un Ente che si occupa della riforma agraria del dopoguerra. Appassionato lettore prima, fine conoscitore in seguito della letteratura americana, inglese e russa, declina il suo pensiero intellettuale verso l’approfondimento della filosofia buddista Zen. Questa nuova esperienza, che coltiverà fino alla fine dei suoi giorni e cui approdò passando per l’insegnamento del Maestro Krishnamurti, sua guida spirituale, lo porterà a scrivere componimenti e poesie intime volti all’introspezione dell’animo umano in tutte le sue sfaccettature. Muore a Roma il 22 dicembre 2015.