Gli Eleusini Madre raccontano di una tecnologia antichissima appartenente ai Phykke’sh Tau di cui una colonia, i Phykke'sh Uanhe Tau che giunse sulla Terra nel 92.040 a. C. dal quarto pianeta della Stella Therion Tau 52 Ceti, creando la prima base sulla Terra chiamata da loro Taea. Fu da questo atterraggio che si giunse poi, dopo lunghe guerre galattiche, sperimentazioni genetiche e ibridazioni, alla Civiltà Atlantidea ricordataci da Platone nei suoi scritti e distrutta in un solo giorno, più di diecimila anni fa. Non da meno i Testi sacri indù, riportando cronache antiche che ancora una volta descrivono macchine volanti, i Vimana, protagoniste più di diecimila anni fa, di una battaglia feroce sul Pianeta che, oltre a distruggere Atlantide e intere civiltà, avrebbe fatto precipitare l’umanità in un’era primitiva. Dagli antichi racconti trovati nell’epopea sanscrita il Mahābhārata, sappiamo dell'esistenza dei Vimana e che un Vimana misurava dodici cubiti di circonferenza. A parte i suoi “missili fiammeggianti“, il Mahābhārata ne riporta pure l’uso delle sue altre armi mortali che operavano tramite un “riflettore” circolare. Nell'Amarangasutradhara si afferma che furono originariamente costruite cinque macchine volanti per gli dei Brahma, Vishnu, Yama, Kuvera e Indra. Successivamente ci furono alcune aggiunte. Vengono descritti quattro tipi principali di Vimana volanti: Rukma, Sundara, Tripura e Sakuna. I Rukma erano di forma conica e tinti di oro, mentre i Sundata erano come razzi e avevano una lucentezza argentea. Il Tripura era a tre piani e i Sakuna sembravano degli uccelli. C'erano 113 suddivisioni di questi quattro tipi principali che differivano solo per dettagli minori. La posizione e il funzionamento dei collettori di energia solare sono descritti nel Vaimanika Shastra. Dice che otto tubi dovevano essere fatti di vetro speciale che assorbisse il raggio del sole. Viene elencata tutta una serie di dettagli, alcuni dei quali non comprendiamo. L'Amaranganasutradhara spiega anche l'azionamento, i comandi e il carburante per la macchina volante. I manoscritti descrivono astronavi interstellari come quelle che erano in possesso dei Phykke'sh Uanhe Tau che colonizzarono parte del nostro pianeta e che successivamente, diedero origine all'Atlantide originata dalle Sette Isole del mar d'Occidente perennemente in guerra con altri popoli conquistatori. Uno dei testi epici indiani, il “Ramayana”, narra proprio di un viaggio sulla Luna a bordo di una di queste fantomatiche astronavi e di come, nel corso di quella straordinaria spedizione, avvenne una battaglia proprio con un veicolo di Atlantide, denominato “Asvin”. All’incirca quindicimila anni fa tra Pakistan e India settentrionale si sviluppò la civiltà di Rama, che diede vita a città estremamente sofisticate e accanto ad essa, prendevano vita le dinastie di Atlantide eredi della tecnologia dei Phykke'sh Tau. Pure in Italia, in Val di Susa leggende raccontano della "Città di Rama" e di quando Fetonte giunse con "il suo disco d'oro". Andremo alla ricerca su quanto ci è dato sapere sulla possibile realtà di queste misteriose navi spaziali.