Le pratiche di purificazione, parte integrante dello Yoga Classico di Patanjali, sono riconducibili ai primi due gradini dello yoga (yama e niyama), premessa per alle le asana. La purificazione è un’azione da compiere su tutti i piani, da quello fisico a quelli più sottili, attraverso i Kosha o corpi (Upanishad). Il testo, rispettoso delle fonti autentiche della Tradizione, descrive le pratiche di purificazione (shat karman) secondo gli antichi testi. Esse sono parte integrante dei principi alla base del percorso yogico e contribuiscono al raggiungimento del benessere mente-corpo. Il cuore dell’opera è rappresentato dalla descrizione di Shank Prakshalana (nota anche come Varisara Dhauti), la pulizia dell’intestino. Aderente all’insegnamento dei Maestri, l’A. ha sviluppato il suo lavoro unendo anche i risultati di una personale e pluriennale esperienza nella pratica e nel campo della nutrizione. L’opera include schemi e condizioni della pratica, preparazione, Asana (foto), pasti e stile di vita dopo la pratica, la descrizione della tecnica di purificazione Kaphalabhati (pulizia del cranio). Essa è corredata da appendici esplicative e da bibliografia delle fonti.