Giallo - racconto (14 pagine) - Qualcuno ha fatto sparire durante il trasporto due cimeli di valore incalcolabile...
Quando sir John C. Robinson, consulente del Kensington Museum, si presenta al 221B di Baker Street, è ridotto uno straccio. Qualcuno ha fatto sparire durante il trasporto la spada di Edoardo III e il pugnale di suo figlio il Principe Nero: due cimeli di valore incalcolabile. Da qui ha inizio uno straordinario duello a distanza fra Sherlock Holmes e il "re dei falsari", tra rocambolesche fughe sui tetti, travestimenti, sospetti di avvelenamento. Che cosa lega l'anarchico italiano Luigi Parmeggiani al mercante d'arte Louis Marcy e all'opulenta vedova del pittore Escosura? Assistito dal fido Watson, il detective bracca la figura apparentemente inafferrabile di un autentico genio del "fake", che arriva a fargli sospettare un futuro mondo alla rovescia, "dove il vero non è che un momento del falso". Riuscirà a dargli scacco matto?
Roberto Barbolini (Formigine 1951) è narratore e saggista. Sherlockiano di lungo corso, ha inserito due apocrifi holmesiani nelle sue raccolte Beethoven 27% (Giallo Mondadori 2008) e Sade in drogheria (Guaraldi 2015). Al fantastico e al poliziesco ha dedicato molti saggi, dal Detective sublime (Theoria 1988) a Stephen King contro il Gruppo 63 (Transeuropa 1999), finalista al premio Viareggio, ad Angeli dalla faccia sporca (Galaad 2016). Inoltre ha scritto la prefazione a Romanzi e racconti di Dashiell Hammett per i Meridiani Mondadori (2003). È autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti, tra cui La strada fantasma (Garzanti 1991, premio Dessì), Il punteggio di Vienna (Rizzoli 1995), Piccola città bastardo posto (Mondadori 1998), Ricette di famiglia (Garzanti 2011), L'uovo di colombo (Mondadori 2014) e Vampiri conosciuti di persona (La Nave di Teseo 2017).
Quando sir John C. Robinson, consulente del Kensington Museum, si presenta al 221B di Baker Street, è ridotto uno straccio. Qualcuno ha fatto sparire durante il trasporto la spada di Edoardo III e il pugnale di suo figlio il Principe Nero: due cimeli di valore incalcolabile. Da qui ha inizio uno straordinario duello a distanza fra Sherlock Holmes e il "re dei falsari", tra rocambolesche fughe sui tetti, travestimenti, sospetti di avvelenamento. Che cosa lega l'anarchico italiano Luigi Parmeggiani al mercante d'arte Louis Marcy e all'opulenta vedova del pittore Escosura? Assistito dal fido Watson, il detective bracca la figura apparentemente inafferrabile di un autentico genio del "fake", che arriva a fargli sospettare un futuro mondo alla rovescia, "dove il vero non è che un momento del falso". Riuscirà a dargli scacco matto?
Roberto Barbolini (Formigine 1951) è narratore e saggista. Sherlockiano di lungo corso, ha inserito due apocrifi holmesiani nelle sue raccolte Beethoven 27% (Giallo Mondadori 2008) e Sade in drogheria (Guaraldi 2015). Al fantastico e al poliziesco ha dedicato molti saggi, dal Detective sublime (Theoria 1988) a Stephen King contro il Gruppo 63 (Transeuropa 1999), finalista al premio Viareggio, ad Angeli dalla faccia sporca (Galaad 2016). Inoltre ha scritto la prefazione a Romanzi e racconti di Dashiell Hammett per i Meridiani Mondadori (2003). È autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti, tra cui La strada fantasma (Garzanti 1991, premio Dessì), Il punteggio di Vienna (Rizzoli 1995), Piccola città bastardo posto (Mondadori 1998), Ricette di famiglia (Garzanti 2011), L'uovo di colombo (Mondadori 2014) e Vampiri conosciuti di persona (La Nave di Teseo 2017).
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