Nella seconda raccolta poetica di Guido Olivieri viene scandito il senso mutevole del tempo tra gli elementi naturali che più esprimono il suo poetare. Un flusso di energia giunge al lettore attraverso il vento e il mare e l’aria solcata dai gabbiani e finanche all’albatro, che muovono un senso di finitezza e infinito al contempo. La nuova silloge è permeata di sensualità e di cosmica armonia, pur connettendosi con il dolore del mondo, ma oltrepassandolo nella percezione del senso di unità cosmologica e di luce che penetra ogni dimensione spirituale laica e dogmatica.