Lucia Patanè
Sono nata il 13/12/1944 in una cittadina del Catanese, nominata Riposto e unificata con Giarre con il nome di Ionia. Dal 1946 i due Comuni si sono divisi riprendendo il loro nominativo originario di Giarre e Riposto.
In famiglia eravamo in otto: i miei genitori, mia madre casalinga e mio padre operaio specializzato impiegato presso le Ferrovie dello Stato, cinque figli e la nonna materna.
A 18 anni ho conseguito il diploma di Ragioneria presso l'Ist. Tec. "E.Pantano" di Riposto per volere dei miei genitori, mentre il mio desiderio era di frequentare il Liceo Classico, che allora si trovava fuori paese e non mi era permesso. Ho conseguito successivamente l'attestato di Stenodattilografia di cui ero appassionata e che mi ha dato la prima possibilità d'impiego. In seguito dopo aver seguito l'iter dovuto, mi è stato assegnato l'incarico presso la Scuola Statale in qualità di assistente amministrativa, che è stato il mio lavoro fino alla pensione. Ho avuto due figlie: Patrizia nata in provincia di Milano dove in un primo momento ci eravamo trasferiti in seguito alla nomina d'insegnamento di mio marito e Stefania nata a Catania. Le mie passioni da sempre sono state: i libri, la poesia, la musica, il disegno, la pittura, lo sport, i viaggi, la fotografia e la danza classica.
Negli ultimi due anni dopo la morte di mio marito avvenuta il 26/08/2016, nella solitudine in cui mi sono venuta a trovare, ho incominciato a scrivere ogni mio pensiero ed è stato così che ho realizzato delle raccolte di poesie. Sono già state pubblicate dalla Casa Editrice "Aletti" due mie raccolte, e questa terza raccolta guarda alle delusioni derivanti da scelte sbagliate che a volte si fanno senza la consapevolezza del domani; ai valori della vita, l'amore e la madre terra; alla ricerca di sicurezza di cui si ha bisogno fin da giovani; alla fragilità in continua attesa del coraggio per andare avanti da soli; all'abuso di potere che divide gli animi e ruba la pace; alle attese che si hanno ancora di vivere, in un mondo che è ormai alla deriva.
Sono nata il 13/12/1944 in una cittadina del Catanese, nominata Riposto e unificata con Giarre con il nome di Ionia. Dal 1946 i due Comuni si sono divisi riprendendo il loro nominativo originario di Giarre e Riposto.
In famiglia eravamo in otto: i miei genitori, mia madre casalinga e mio padre operaio specializzato impiegato presso le Ferrovie dello Stato, cinque figli e la nonna materna.
A 18 anni ho conseguito il diploma di Ragioneria presso l'Ist. Tec. "E.Pantano" di Riposto per volere dei miei genitori, mentre il mio desiderio era di frequentare il Liceo Classico, che allora si trovava fuori paese e non mi era permesso. Ho conseguito successivamente l'attestato di Stenodattilografia di cui ero appassionata e che mi ha dato la prima possibilità d'impiego. In seguito dopo aver seguito l'iter dovuto, mi è stato assegnato l'incarico presso la Scuola Statale in qualità di assistente amministrativa, che è stato il mio lavoro fino alla pensione. Ho avuto due figlie: Patrizia nata in provincia di Milano dove in un primo momento ci eravamo trasferiti in seguito alla nomina d'insegnamento di mio marito e Stefania nata a Catania. Le mie passioni da sempre sono state: i libri, la poesia, la musica, il disegno, la pittura, lo sport, i viaggi, la fotografia e la danza classica.
Negli ultimi due anni dopo la morte di mio marito avvenuta il 26/08/2016, nella solitudine in cui mi sono venuta a trovare, ho incominciato a scrivere ogni mio pensiero ed è stato così che ho realizzato delle raccolte di poesie. Sono già state pubblicate dalla Casa Editrice "Aletti" due mie raccolte, e questa terza raccolta guarda alle delusioni derivanti da scelte sbagliate che a volte si fanno senza la consapevolezza del domani; ai valori della vita, l'amore e la madre terra; alla ricerca di sicurezza di cui si ha bisogno fin da giovani; alla fragilità in continua attesa del coraggio per andare avanti da soli; all'abuso di potere che divide gli animi e ruba la pace; alle attese che si hanno ancora di vivere, in un mondo che è ormai alla deriva.