"Io li sento gli sguardi delle persone per strada, li sento posarsi sulle mie occhiaie, sullo scheletro del mio corpo, soppesare il mio aspetto dimesso per indovinarne l’origine. Eppure nessuno si sforza abbastanza. Nessuno capisce, neppure s’avvicina. Nessuno può capire e io resto sola tra i fantasmi.Che la gente cammini non mi dà fastidio, che si guardi intorno non mi dà fastidio e neanche che nel guardare si soffermi su di me. Quello che non sopporto è quando le persone cominciano a pensarmi senza permesso. A intrufolarsi nella mia vita con congetture di pochi minuti. Le persone pretendono di entrare, conoscere e poi uscire. Ma conoscere non è mai affare di pochi minuti e, una volta entrati, non si può più uscire facendo finta di niente."