PROLOGOSinfonia - VelettaIl quieto vivere di un tranquillo Paese della Provincia italiana viene sconvolto da un serie di delitti, apparentemente non legati fra di loro e dagli incomprensibili moventi. Un intraprendente giornalista cerca di sbrogliare l’intricata trama. Il suo coraggioso procedere è però ostacolato dall’incontro con cinque donne estremamente intriganti e conturbanti. Ersilia, incantevole e sensuale, dalla provocante esuberanza giovanile, Marianeve, con le sue morbose esaltazioni e l’inquietante bellezza. Non mancheranno per l’abile giornalista momenti di imbarazzante ammirazione per le fascinose, vivaci sorelle Gorina e Giorlanda.Infine ci saranno profondi smarrimenti nell’incontro del reporter con la misteriosa alterigia di Adolfa. Una donna capace di apparire sensuale e passionale e subito dopo, indifferente, algida e insensibile, se pure sempre affascinante.L’indagine è accompagnate dalle note di una musica incantatrice, un Melos ricco di esaltanti arditezze cromatiche, talora sotto forma di ‘Lied’ e poi di ampi complessi orchestrali che finiscono per suggestionare il giornalista, allontanandolo dalla soluzione del mistero.Tutta la vicenda è ricca di imprevisti e colpi di scena inaspettati.Con astuzia il Maligno trova rifugio nelle più intime pieghe della coscienza. In quella zona d’ombra che può impunemente raccogliere i disturbi della psiche ed è in grado di nutrire le più ignominiose devianze e indurre una natura debole alla conoscenza del Male.E’ possibile che alla luce dei fatti narrati, il lettore si possa domandare se il Male sia una entità reale e quindi esistente per se stesso e in se stesso oppure sia una pura apparenza.‘Sinfonia: Synchronos di vita e di morte’ assume il valore di morale ritentiva: la buona cultura, l’educazione dell’anima e la sensibilità degli intenti, sono sufficienti ad allontanare ogni possibile rischio di quello stato crepuscolare capace di comportare un restringimento sistematico del campo della conoscenza del Bene.L’angoscia, l’allucinazione e il delirio sono territori esclusivi del Male mentre il Bene consente l’unione con l’Universale.