A Ploto, uomo onesto e sincero, proprio non va giù che gli uomini pensino solo ai propri interessi e brighino per imbrogliare gli altri con ogni mezzo. Avendo in odio la bottega di barbiere del padre, centro di tutti gli affari loschi della città, parte alla ricerca di una propria identità e di persone sincere, a costo di apparire troppo semplice e ingenuo. Malagigi ritiene rozzi gli esseri umani. Perché, si chiede, non si pongono domande sull’unico, vero problema che per ciascuno di noi è fondamentale, vale a dire il mistero della morte? Le cose normali, quelle che tengono occupate le persone comuni, gli sembrano inutili in confronto. Malagigi tenta quindi nuove strade per trovare una risposta ma sono spesso tanto goffe da far sorridere il lettore. Il principe Daineo di Ballanza ha in fastidio tutta la gente, anche di incontrarla per strada. L'unica compagnia che predilige è quella dei gatti. A stretto contatto con i suoi simili, Daineo prova degli strani smarrimenti di coscienza: il suo animo diviene sempre più gattesco e sempre più disavvezzo agli uomini. Nemmeno Gorgia, il filosofo a cui viene affidato Daineo, riesce a cogliere la realtà e a comprendere la natura degli uomini, che spesso da volgari desiderano elevarsi ad aristocratici e da nobili si industriano per mutarsi in bestie. Scrittore di racconti sulla saggezza e sulla semplicità contadine, Nino Savarese è stato un narratore intimo e discreto che è riuscito a tratteggiare con molta delicatezza anche i personaggi minori, donando loro una felice caratterizzazione e coinvolgendoli nella drammatica comicità della vita. La raccolta comprende Ploto, Malagigi e Gatterìa.