Tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del secolo scorso, gli insegnanti della scuola dell’obbligo sono stati protagonisti di grandi cambiamenti, dalla didattica del “leggere, scrivere e far di conto” all’apprendimento attraverso l’osservazione diretta, all’introduzione di tante nuove discipline. Ma cosa rimane a una Maestra (maiuscola d’obbligo!) alla fine della sua carriera? La cosa più preziosa è senza dubbio il ricordo dei tanti allievi che ha aiutato a crescere, guardati con occhio professionale ma, soprattutto, con affetto. Nel ricordo, in filigrana, c’è anche la vita della donna che ha fatto la Maestra, della sua famiglia, della sua quotidianità. Senza mai lasciarsi andare al sentimentalismo, anzi, con la consueta ironia leggera, Bruna Nizzola ci regala un libro che, da pittrice qual è, sembra una galleria di piccoli ritratti, freschi e vividi.