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Pubblicato nel 1909 sulla rivista "Nuova Antologia", e l’anno successivo dall’editore Treves, mette a fuoco alcuni temi che ritorneranno in opere più mature: il contrasto tra forze opposte, il conflitto fra il bene e il male, l’amore vissuto come peccato da espiare. Ma il tema centrale è il confine, che separa: sia quello sociale, di classe, sia quello geografico. La protagonista Gavina Sulis, quattordicenne ma già prigioniera del ruolo femminile tradizionale, è indotta dall’educazione religiosa a porre un limite alla parte più istintiva della sua personalità, alle proprie passioni e soffocare un amore quasi impossibile.…mehr

Produktbeschreibung
Pubblicato nel 1909 sulla rivista "Nuova Antologia", e l’anno successivo dall’editore Treves, mette a fuoco alcuni temi che ritorneranno in opere più mature: il contrasto tra forze opposte, il conflitto fra il bene e il male, l’amore vissuto come peccato da espiare. Ma il tema centrale è il confine, che separa: sia quello sociale, di classe, sia quello geografico.
La protagonista Gavina Sulis, quattordicenne ma già prigioniera del ruolo femminile tradizionale, è indotta dall’educazione religiosa a porre un limite alla parte più istintiva della sua personalità, alle proprie passioni e soffocare un amore quasi impossibile.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.