ROMANZO (127 pagine) - NARRATIVA - Una testimonianza unica della vita quotidiana in Siria nei suoi ultimi anni di pace.
Com'era la Siria in tempo di pace? Dopo tanti anni di guerra civile sembra una domanda oziosa, quasi inutile; eppure, questo diario scritto tra il 2003 e il 2006 racconta la realtà quotidiana di un Paese stretto tra la guerra in Iraq e le prime avvisaglie di un malcontento popolare che poi sfocerà nella cosiddetta "primavera araba": il Medio Oriente narrato attraverso la filigrana delle mode, delle trasmissioni televisive, le canzoni e le voci dei siriani stessi, con cui l'autore ha avuto uno stretto rapporto di amicizia. Un diario controcorrente, che privilegia l'analisi della complessità e la prospettiva dell'"altro" su un'Europa sempre più distratta e inconsapevole del mondo che si trova al di là dei suoi confini. Per dirla con l'autore, "una tessera in più da aggiungere allo sterminato puzzle di ciò che non sappiamo, rispetto al poco, pochissimo che conosciamo, o crediamo di conoscere, fragile e misero basamento su cui facciamo incautamente poggiare tutto l'enorme e pesante edificio delle nostre certezze, enorme e greve quanto la nostra ignoranza."
Marco Dominici è nato ad Ancona e ha studiato a Milano, dove ha poi lavorato nel settore editoriale e digitale. Ha vissuto in Siria dal 2002 al 2006 lavorando come insegnante di italiano presso l'Istituto Italiano di Cultura di Damasco e poi presso il Dipartimento di Italianistica dell'Università. Dal 2012 vive a Roma ed è redattore in una casa editrice specializzata in didattica dell'italiano per stranieri.
Com'era la Siria in tempo di pace? Dopo tanti anni di guerra civile sembra una domanda oziosa, quasi inutile; eppure, questo diario scritto tra il 2003 e il 2006 racconta la realtà quotidiana di un Paese stretto tra la guerra in Iraq e le prime avvisaglie di un malcontento popolare che poi sfocerà nella cosiddetta "primavera araba": il Medio Oriente narrato attraverso la filigrana delle mode, delle trasmissioni televisive, le canzoni e le voci dei siriani stessi, con cui l'autore ha avuto uno stretto rapporto di amicizia. Un diario controcorrente, che privilegia l'analisi della complessità e la prospettiva dell'"altro" su un'Europa sempre più distratta e inconsapevole del mondo che si trova al di là dei suoi confini. Per dirla con l'autore, "una tessera in più da aggiungere allo sterminato puzzle di ciò che non sappiamo, rispetto al poco, pochissimo che conosciamo, o crediamo di conoscere, fragile e misero basamento su cui facciamo incautamente poggiare tutto l'enorme e pesante edificio delle nostre certezze, enorme e greve quanto la nostra ignoranza."
Marco Dominici è nato ad Ancona e ha studiato a Milano, dove ha poi lavorato nel settore editoriale e digitale. Ha vissuto in Siria dal 2002 al 2006 lavorando come insegnante di italiano presso l'Istituto Italiano di Cultura di Damasco e poi presso il Dipartimento di Italianistica dell'Università. Dal 2012 vive a Roma ed è redattore in una casa editrice specializzata in didattica dell'italiano per stranieri.
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