Questo testo ripropone una riflessione sui caratteri propri della sociologia clinica; un modo di leggere, comprendere e interpretare la realtà sociale vista non più nella dimensione oggettiva, normativa, istituzionale, ma nell’intreccio delle relazioni tra il micro (la soggettività), il meso (la relazione sociale) e il macro (la costruzione sociale).
Si tratta di relazioni inscindibili che consentono di leggere e interpretare i fenomeni sociali non dividendo, ma rilevando sempre le interazioni tra la dimensione soggettiva e la dimensione oggettiva della vita sociale.
In questo senso ciò che affrontiamo nella dimensione sociale derivante da una continua costruzione sociale non può essere separata dai contenuti relazionali, emotivi, empatici delle relazioni tra soggettivi che generano il corpo sociale.
Si tratta di relazioni inscindibili che consentono di leggere e interpretare i fenomeni sociali non dividendo, ma rilevando sempre le interazioni tra la dimensione soggettiva e la dimensione oggettiva della vita sociale.
In questo senso ciò che affrontiamo nella dimensione sociale derivante da una continua costruzione sociale non può essere separata dai contenuti relazionali, emotivi, empatici delle relazioni tra soggettivi che generano il corpo sociale.