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L’attività onirica è stata trattata in letteratura sin dall’antichità – assumendo le tinte del sogno o dell’incubo ‒ per rappresentare la proiezione di avvenimenti, problemi, desideri inconsci e, soprattutto, paure che durante la veglia teniamo sotto controllo ma che spesso riaffiorano nel sonno, turbandoci. Limitandosi ad alcuni esempi, riguardo a Shakespeare viene alla mente la sua celeberrima citazione ne La tempesta : “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita”. Lovecraft, con le sue Opere oniriche , ha fatto…mehr

Produktbeschreibung
L’attività onirica è stata trattata in letteratura sin dall’antichità – assumendo le tinte del sogno o dell’incubo ‒ per rappresentare la proiezione di avvenimenti, problemi, desideri inconsci e, soprattutto, paure che durante la veglia teniamo sotto controllo ma che spesso riaffiorano nel sonno, turbandoci. Limitandosi ad alcuni esempi, riguardo a Shakespeare viene alla mente la sua celeberrima citazione ne La tempesta: “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita”. Lovecraft, con le sue Opere oniriche, ha fatto degli incubi la sua cifra stilistica, e Kafka, con Il processo, ci proietta in una realtà surreale e deformata da personaggi bizzarri e ambientazioni stranianti. Dunque la letteratura è stata – ed è – costellata di numerose testimonianze che narrano sogni rivelatori di meandri, spesso oscuri, della mente umana: su questo tema gli autori di questa ottava antologia dedicata al fondatore della Casa Editrice si sono cimentati, intessendo quel che il cervello elabora nel sonno con l’immancabile filo conduttore che è il noir. D’altra parte finzione e sogno si assomigliano, per il loro modo di presentarsi come alternativa a una realtà che talvolta non ci soddisfa. E gli scrittori non sono, in fondo, dei gran creatori di sogni? E difatti questi quarantotto racconti hanno come sfondo l’inconscio, una landa sconfinata densa di mistero e oppressa da un cielo nero dove investigatori seriali nati dalla fantasia agiscono per sconfiggere il male. Nelle loro indagini, oltre a persone prese da un transitorio o definitivo offuscamento della coscienza, incroceranno talvolta Marco Frilli – non allucinazione visiva e uditiva ma persona caratterialmente forte e vivace – che il lettore rincontrerà volentieri o imparerà a conoscere e apprezzare. Per finire: i cinquantadue scrittori (alcuni di loro lavorano “a quattro mani”) attraverso i loro racconti, che siano efferati, misteriosi o commoventi, contribuiscono a iniettare linfa vitale a un genere – il giallo/noir – ormai indispensabile nel panorama letterario italiano e non solo. Perché ci sono ancora lettori che si entusiasmano per le pagine scritte, specialmente se scritte bene. Carlo e Giacomo – sul solco tracciato da Marco – li accontentano, risaltando in un mercato spesso intriso di vuoto culturale.
(Armando d’Amaro)

Gli autori: M. Addesa, M. Ansaldo, A. Bastasi, M. Bellini, M. Bellucci, M. Bernardi, E. Bezzon, M. Biagini, C. Biolcati, M. Bonini, W. Borchi, S. Cappelli, G. Cassitta, R. Castelli, D. Collaveri, S. Corben, M.R. Cresci, A. d’Amaro, S. De Bastiani & D. Cambiaso, M. Della Croce, E. Delmiglio, A. Di Fabio, E. Esposito, M. Fagnoni, M. Fellegara, L. Ferrari, B. Gambogi, D. Ippolito, S. Lombardo, G. Maimone, L. Malvezzi, F. Marchetti, N. Marchetti, M. Masella, Isa Maurice (Mariavittoria Isaja e Maurizio “Miro” Gatti), R. Mistretta, R. Negro, I. Nicora, A. Novelli & G. Zarini, M.R. Pugliese, A. Reali & L. Malusà, N. Retteghieri, G. Rizzo, B. Squassino, G. Trebeschi, M.T. Valle, L. Veroni, M.Villa.