In una calda notte dell’agosto del 1995, a mia insaputa, qualcuno venne a bussare al mio cuore per farmi partecipe delle mortificazioni che la vita gli aveva operato e per svelarmi l’attimo in cui egli, Strumento di Dio, accettò di buon grado il compito che gli era stato assegnato.Quella notte ebbi modo di vedere e provare addosso a me la sofferenza, l’ansia e il tormento della terribile e incurabile sventura che segnò la svolta di un artista, destinato a diventare il “Titano” della musica. Non so se quel che accadde fu un delirio creativo oppure un fatto vero. L’unica certezza è che quella notte la mia vita cambiò.Quest’opera è dedicata alla più amabile e scontrosa Creatura, il cui nome e tormento mi svelarono che la Creazione è il solo pensiero di Dio e governa unicamente gli animi dei suoi Figli prediletti.