«Che diavolo ci fanno i partiti con i nostri soldi?» viene da chiedersi dopo gli ultimi imbarazzanti episodi che sembrano tratti dal copione di una telenovela sudamericana. È ormai acclarato che lo sperpero dei soldi che i partiti ottengono dalla collettività è completamente fuori controllo: in questo meccanismo c’è qualcosa che proprio non quadra. I rimborsi elettorali costituiscono la principale fonte di ricchezza (e opulenza) dei partiti politici e dei loro componenti, anche perché sono stati proprio loro a istituirli e ampliarli nel corso delle legislature.
Questo ebook breve, attraverso una ricognizione che si avvale del contributo di validi commentatori, descrive come questi generosi rimborsi siano il “peccato originale” da cui derivano tutte le altre “debolezze” della partitocrazia nostrana. Si tratta di centinaia di milioni che i nostri partiti e partitini intascano, per legge, ogni anno e che, di fatto, gestiscono a proprio piacimento.
La puntuale indagine condotta in questo ebook conciso mira anche a portare alla luce tutte le altre forme, lecite, illecite o immorali, di finanziamento dei partiti e dei politici. Esempio di queste pratiche sono proprio le fondazioni private che spuntano fuori a ciclo continuo: si tratta di meccanismi di acquisizione di risorse che comportano, spesso, tecniche e legami mortificanti o, addirittura, in contrasto con gli scopi idealistici legati allo sviluppo del “bene comune” a cui si dovrebbero ispirare l’attività politica e parlamentare.
Una lettura che ci rafforza nella cognizione che i soldi ai partiti non debbano mai più essere “soldi per niente”.