Chiara vive a Trieste. Arturo vicino a Cuneo.
Chiara lavora in biblioteca. Arturo coltiva nocciole.
Eppure le loro vite in qualche modo si incontrano e si intrecciano...
ma il legame sarà abbastanza forte da annullare le distanze e reggere le vicinanze?
nel mondo reale Arturo e Chiara vivono nella grande pianura padana. Sono sposati da due anni e hanno già la gioia e la preoccupazione di avere un bel bambino.
Hanno scritto questo libro perché era un desiderio di entrambi, per condividere una cosa bella e anche perché Chiara sognava di guadagnarci abbastanza per poter stare a casa dal lavoro e veder crescere suo figlio... si sa che Chiara è la parte sognatrice della coppia, a volte con un livello di speranza che esclude, almeno momentaneamente, il senso della realtà.
La storia prende spunto dalla loro, anche se poi piglia una strada tutta sua.
La cosa divertente e interessante è che ognuno ne ha scritto una parte, ma in autonomia: lei quella della protagonista femminile, Chiara appunto, e lui quella del protagonista maschile, l'omonimo Arturo, in un botta e risposta reale tra personaggi e storie.
“Era bello aspettare di leggere cosa era successo all'altro, o cosa aveva scritto. Era come assistere in prima fila al crescere e allo svilupparsi della storia, reagendo di volta in volta all'idea dell'altro, spesso inaspettata”.
I tempi dello scrivere, con il lavoro lui e con un bimbo piccolo lei, erano quasi sempre notturni, o ritagliati qua e là... quindi non ce ne vogliate se è scappato qualche errore... o se avrebbe potuto essere un libro migliore di così.
In ogni caso... abbiamo tenuto il prezzo basso!
In ogni caso è stata una bella esperienza di coppia... anche se Arturo lamenta che ne è uscito un libro un po' “da donne”... e avrebbe voluto inserire un delitto misterioso e un po' sanguinario. Sono riuscita a convincerlo a conservare il Killer per una prossima fatica.
Magari dopo Sole d'Autunno, sull'onda del successo, potremmo scrivere Giallo d'estate.
Chissà... staremo a vedere come andrà.
Se ci avete comprati: «GRAZIE!»
Chiara lavora in biblioteca. Arturo coltiva nocciole.
Eppure le loro vite in qualche modo si incontrano e si intrecciano...
ma il legame sarà abbastanza forte da annullare le distanze e reggere le vicinanze?
nel mondo reale Arturo e Chiara vivono nella grande pianura padana. Sono sposati da due anni e hanno già la gioia e la preoccupazione di avere un bel bambino.
Hanno scritto questo libro perché era un desiderio di entrambi, per condividere una cosa bella e anche perché Chiara sognava di guadagnarci abbastanza per poter stare a casa dal lavoro e veder crescere suo figlio... si sa che Chiara è la parte sognatrice della coppia, a volte con un livello di speranza che esclude, almeno momentaneamente, il senso della realtà.
La storia prende spunto dalla loro, anche se poi piglia una strada tutta sua.
La cosa divertente e interessante è che ognuno ne ha scritto una parte, ma in autonomia: lei quella della protagonista femminile, Chiara appunto, e lui quella del protagonista maschile, l'omonimo Arturo, in un botta e risposta reale tra personaggi e storie.
“Era bello aspettare di leggere cosa era successo all'altro, o cosa aveva scritto. Era come assistere in prima fila al crescere e allo svilupparsi della storia, reagendo di volta in volta all'idea dell'altro, spesso inaspettata”.
I tempi dello scrivere, con il lavoro lui e con un bimbo piccolo lei, erano quasi sempre notturni, o ritagliati qua e là... quindi non ce ne vogliate se è scappato qualche errore... o se avrebbe potuto essere un libro migliore di così.
In ogni caso... abbiamo tenuto il prezzo basso!
In ogni caso è stata una bella esperienza di coppia... anche se Arturo lamenta che ne è uscito un libro un po' “da donne”... e avrebbe voluto inserire un delitto misterioso e un po' sanguinario. Sono riuscita a convincerlo a conservare il Killer per una prossima fatica.
Magari dopo Sole d'Autunno, sull'onda del successo, potremmo scrivere Giallo d'estate.
Chissà... staremo a vedere come andrà.
Se ci avete comprati: «GRAZIE!»