Solo amore è un romanzo troppo problematico dove un intreccio di circostanze portano il protagonista ad una serie di eventi contro la sua volontà, ignaro del suo destino lo portano ad una fine tragica come in una tragedia Greca. Chi subisce un danno in età della pubertà e dell’adolescenza che sono l’estati della vita dove tutto si disvela come in una penombra - come scriveva il Leopardi in “Unico fiore” - se lo porterà dietro per tutta la vita. La trama si svolge a Genova tra gli anni sessanta e settanta, nella parte della città vecchia dove regnava la povertà, la miseria, la prostituzione e ogni sorta di mercificazione. In questa desolante realtà il protagonista nascerà in una della vie della città vecchia e tenterà in tutti i modi dopo essersi fatto nove anni di galera a riscattarsi del suo danno. Ma la vita nella sua sfavillante bellezza è crudele “anche nella bellezza d’un fiore è celato il dolore - Lucrezio”. L’unica cosa che supera il dolore è l’insaziabile voglia d’amare cercando in essa l’oblio dei sensi, il sogno della carne, il vagare dentro le stagioni nei dolci amplessi dove naufragano i desideri. E’ quel riscatto che dona all’essere umano la voglia di sopravvivere come unica condizione possibile al mistero della vita e al suo manifestarsi.