Il titolo richiama il viaggio in treno che portò l’autore da Cosenza a Roma, ancora bambino, per scelta dei genitori, che avevano deciso di vivere nella “ grande città”. Quella scelta, l’Autore non l’ha mai sentita sua e il legame con Cosenza ha pesato molto, addirittura fuori misura e si è tradotto in una testarda fedeltà che ha attraversato il tempo dello studio, del lavoro e della famiglia.Il ritorno è stato ripetutamente cercato e alla fine è sembrato che potesse finalmente realizzarsi.La riscoperta della realtà, però, in questo caso la natìa Cosenza è sempre molto diversa da quella percepita con la lente della memoria.La conclusione dell’Autore è che, anche nel suo caso, il ritorno da difficile è diventato impossibile e questa conclusione si motiva con il racconto della città di come era e di come oggi è diventata.