Le isole emergono, sprofondano, ma rimangono isole. “Questa no ci deve rompere le scatole” borbottava a voce alta il Generale Baker. Era stato convocato in una località segreta dell’alto comando della Royal Nav.Sono anni che cerco lavoro, sto per perdere casa e famiglia. Non sono un grande lavoratore ma neppure uno scansafatiche, ogni giorno dedico parte del mio tempo alla ricerca di un lavoro. I giornali sono pieni di probabili promesse di lavoro, ma sembra che la mia faccia non piaccia a nessuno. finalmente sono arrivato, un grosso cancello chiuso e una scritta all’ingresso, “Laboratory experimental limit prohibited” non capisco bene cosa dice ma sembra che sia proibito entrare, ma allora perché mettono gli annunci sul giornale. Il risveglio è dei più dolorosi, sembra di avere mille api che ti ronzano dentro al cervello, Dai al mio fianco mi tempesta di domande, ma io non capisco il cinese, deve essere anche lei sotto shock, siamo seduti per terra a duecento metri da quella pianta. Non posso crederci, in soli tre giorni sono diventato il ricercato numero uno. Ma perché sono andato a cacciarmi in questo guaio, dovevo proprio cercarmi un lavoro. Se ne uscirò vivo giuro che farò il disoccupato a vita.********** Non capirò mai le donne, sia che le offendi o che chiedi scusa, ti aspettano schiaffi e pugni. Nemmeno in pericolo di vita smette di rompere, con una fievole voce: “Cosa stai facendo? Brutto maiale!” Non rispondo, sono troppo impegnato, a una a una a tutte le parti infette faccio lo stesso trattamento, il sapore amaro mi riempie la bocca pur sputando subito il veleno nausea e vomito sono continui. La tentazione di vedere se posso ancora migliorarmi è grande, pur non essendo uno scienziato la curiosità mi coinvolge, non l’ho detto a Dai per non farla preoccupare ma sento il richiamo, come se quelle piante possedessero un’attrazione fatale, ********** Non posso vedermi allo specchio ma guardando le mie mani e le mie braccia mi rendo conto di aver subito una nuova trasformazione. Ora mi rendo conto di quello che ho fatto (anche se involontariamente) la mia pelle è dura come il legno più duro sembra quasi d’acciaio, la mia forza è centuplicata emano energia da tutti i pori, eppure piango, un nodo alla gola mi impedisce quasi di respirare, mi sento perduto sento che questa ulteriore trasformazione mi allontanerà per sempre da Dai. “Ti prego zeta non dirlo a Dai non voglio che soffra e fammi una promessa: anche se tu non puoi uccidere, quando arriverà quel giorno dovrai neutralizzarmi.” “Se è quello che vuoi lo farò”.