La vita di Giulia, studentessa di architettura, è sottosopra fin dal primo incontro con Davide. Con l'ironica emotività che la contraddistingue, assistiamo alla nascita di un'amicizia che forse solo tale non è mai stata, alla messa al bando delle certezze, al palesarsi di sconosciute paturnie, e agli sproloqui cervellotici su ciò che il bel pallanuotista le provoca. In sintesi, lei è perdutamente innamorata e si impegna con tenacia per farlo capitolare, lui non cede. Non si vuole impegnare, discutibile ma accettabile, non fosse altro per spirito umanitario, perché quando uno è il dono del cielo al genere femminile, incastrarlo è peccato mortale. Spiegare il concetto a ormoni impazziti e cuoricino turbolento non è impresa facile.Entrando nel duro cranio di Davide, scopriamo che le paturnie non sono prerogativa nostra, l'unica differenza è che quelle maschili sono calibrate meglio. Il destabilizzante senso di irrinunciabilità e la conseguente paura di perdersi sono comuni, e sono il motivo che li spinge a nascondere il vero sentimento che li unisce. Solo il precipitare repentino delle cose, e l'immancabile batosta, faranno aprire loro gli occhi… forse.