Uno scrittore è stato colto da una forte crisi isterica, sfociata in depressione acuta dovuta all’evidente quanto fragoroso insuccesso del suo primo romanzo. Il suo medico curante, preoccupato per la sua salute, gli consiglia di non abusare dell’immaginazione e di fantasticare il meno possibile. Ma lo scrittore non ne vuole sapere. E, al contrario, si mette a fantasticare sempre di più. Nel suo fantasticare si imbatte in curiosi e stravaganti personaggi. Si troverà di fronte Pep Ao Vivo, scrittore catalano in pensione. Sonno Meravilia, investigatore privato scarso ma dotato di intuito. Un Alieno Grigio a cui hanno sputato in un occhio. Aad Vincent Basten, produttore cinematografico che vuole trarre un film dalle fantasticherie dello scrittore. Ognuno di loro ha piccole e grandi storie da raccontare. Punti di vista divergenti, se non addirittura in contrasto con la trama stessa del libro, che si incastrano negli accadimenti che stanno a metà tra l’immaginazione e la realtà di tutti i giorni. Il secondo romanzo di Ruben Toms è fatto di colori psichedelici e liriche oniriche, procede tra accuse di omicidio e alieni filosofi, culture indigene e figli inaspettati. Fino all’epilogo: lo scrittore di insuccesso riuscirà a guarire? Verrà davvero tratto un film dalle sue fantasie? E soprattutto: è Ruben Toms ad essere un personaggio di Sonno's song o Pep Ao Vivo ad essere il frutto del fantasticare di Ruben Toms?