Oggi dopo tre anni di estenuante ricerca devo lasciare l’Italia. Un’amara considerazione mi stringe la gola, talmente amara che devo sputarla: l’Italia non è un Paese per giovani.
Devo andare via per forza, qui è un’agonia giornaliera, la poca offerta di lavoro che esiste se la divide la politica e i comuni scambi di favori: tu mi dai tre voti a me, ed io ti do un posto di lavoro a te (a termine naturalmente). I giovani volenterosi, privi di angelo custode, sono costretti a emigrare verso terre dove comunemente il diritto al lavoro esiste, e non è un favore che ti fa qualcuno in cambio di.
Devo andare via per forza, qui è un’agonia giornaliera, la poca offerta di lavoro che esiste se la divide la politica e i comuni scambi di favori: tu mi dai tre voti a me, ed io ti do un posto di lavoro a te (a termine naturalmente). I giovani volenterosi, privi di angelo custode, sono costretti a emigrare verso terre dove comunemente il diritto al lavoro esiste, e non è un favore che ti fa qualcuno in cambio di.