Siamo nell'84 e mentre il sottoscritto aveva appena un anno e più che mangiare e cagare non faceva, in America già si facevano i conti con le innovazioni scientifiche nel campo medico, biomedico e comportamentale. È nel lontano 1974 che per la prima volta si intravede negli Stati Uniti una regolamentazione che controlli le sperimentazioni sui bambini, i ritardati e i feti ma dieci anni dopo c'erano ancora case farmaceutiche pronte a scavalcare qualsiasi tipo di etica per brevettare nuove cure. È in questo contesto che troviamo Adam, studente di medicina, alle prese con la Arolen, una multinazionale con degli strani interessi verso la ginecologia e le donne incinta. Già in una condizione economica poco invidiabile, scopre che la moglie aspetta un bambino e, proprio per salvarlo, dovrà combattere una guerra contro il colosso farmaceutico, superando prove impossibili per evitare che il male gli rubi un figlio non ancora nato. Robin Cook ha il pregio di riuscire a scrivere di argomenti insidiosi come la scienza biomedica con una facilità estrema, inserendoli in narrazioni alle quali tutti possono avvicinarsi.