“Sotto il segno del Cancro” è un libro fondamentalmente autobiografico. E' la storia di una giovane donna che, all'età di soli 20 anni, perde il padre a causa di un fulmineo cancro al cervello. La ragazza si chiama Amanda e vuole diventare una giornalista, vuole vivere, librarsi nel cielo, ma dopo la morte del padre tutto sembra spento e privo di colore. Tutto ciò che rappresentava la sua vita, prima della morte del padre, ora non ha più alcun significato. E lei deve lottare contro i sensi di colpa, contro i continui ricordi della malattia che affiorano giorno dopo giorno e non le permettono di vivere come prima o, in ogni caso, come vorrebbe. Ad aiutarla c'è la madre, con la quale ha un rapporto morboso e che spesso la costringe a rinunciare alla sua vita, per paura di lasciarla sola. Sullo sfondo c'è la sfida: un concorso di giornalismo indetto dall'Università che Amanda vuole vincere e che la porta a scontrarsi con le sue paure, in particolare con la paura del fallimento. E poi c'è Mat, l'amico di sempre con il quale Amanda ha un rapporto speciale, quasi ultraterreno, in bilico tra l'amicizia e l'amore. La storia di due ragazzi che sono cresciuti insieme e che ora, di fronte ad un lutto mostruoso, non riescono a capire se è l'ora di dirsi “Addio” oppure “Ti amo”. L'intera storia è cosparsa di flashback, nei quali Amanda ripercorre l'orrenda malattia del padre, partendo dal giorno del suo funerale. E' una storia cruda, senza doppi sensi, dove le circostanze vengono descritte con estrema sincerità, anche perchè non c'è motivo di rendere tenue e delicato qualcosa che, invece, è stato estremamente violento. Qualcosa che è violento e che purtroppo molti non capiscono. Alla fine della storia e grazie alla morte del padre, Amanda impara a lottare per realizzare i propri sogni, impara a vivere ed a dire sempre e comunque a qualsiasi persona che incontra nel suo cammino quanto la sua presenza sia importante. Perchè bisogna dirsi che ci si vuole bene, prima che sia troppo tardi.