L'opera esprime una poetica di resistenza contro le ipocrisie. Caratteristica, questa del gesto del mostrare, che connota ogni scritto e forse ogni azione di Danton. Anche la centralità del tratto è ripercorribile letterariamente, almeno a partire da Celan alla maestra Merini.All'interno, la poesia inedita di Alda Merini "Visita" (Alda Merini a Ralph Danton - Milano, 19 febbraio 2007)Il senso Dantoniano di un rispondersi tra spazio-tempi lontani è improvvisamente connesso con la profonda ispirazione politica meriniana, che in Danton significa soprattutto etica.Danton sperimenta tempeste d'acciaio ben poco trasfigurabili letterariamente: si immedesima in primavere mai vissute e manie di persecuzione, affronta la delusione e la fuga, vive la libera primavera surrealista della sua seconda adolescente immaturità.Toccata con mano la morte di persone importanti, fugge a conoscere l'Occidente, la falsa buona coscienza delle democrazie occidentali a Vienna, in Germania e Francia."Sotto la coscienza" diventa infine una pratica poetica, che resta fedele a un'idea libertaria alimentata dalle letture giovanili, soprattutto di Pasolini e René Char.Nel libro il link alla videointervista completa al poeta.Le immagini fotografiche sono di Hall.