Il libro esamina lo sviluppo della sound art, pratica ormai consolidata e diffusa a partire dagli anni ’50 intorno alla musica, l’architettura e le pratiche dell’arte mediatica.
A differenza di molti studi sull’organizzazione dei suoni nel tempo, nella sound art installazioni e performances hanno una forte correlazione con lo spazio e con il complesso di interventi necessari alla creazione di ambienti acustici ottimali; esse richiedono nuovi modelli progettuali per una scelta adeguata alle problematiche di localizzazione spaziale.
Le discussioni privilegiano spesso le descrizioni sui sistemi più adatti e sulle pratiche relative alla posizione del suono; qui vengono evidenziati i modi in cui i concetti di spazio sono socialmente, culturalmente e politicamente interpretati, e come le opere, elaborate e organizzate, riflettono e resistono a queste diverse costruzioni concettuali.
Attingendo ai presupposti teorici e all’esperienza di artisti scelti [per ovvi motivi solo alcuni fra i tanti], vengono proposte diverse tematiche che per le loro specificità di argomentazione, possono meglio avvicinarci ad una comprensione più vasta dell’arte del suono, dei luoghi, della visione del mondo.
Maurizio Chiantone, napoletano, inizia il suo percorso artistico negli anni ’70. Nel 1980 fonda On Raku, laboratorio di ricerca sui linguaggi.
Si diploma in Contrabbasso al Conservatorio di Napoli e successivamente riceve il Master in Digital Writing, Scrivere per i Nuovi Media presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze. Laureato in Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Benevento è fortemente attratto dalle possibilità di interscambio dei codici e dai loro elementi costitutivi distintivi e trasversali; dalle potenzialità dinamiche, comunicative e creative di un evento artistico.
Gli ambiti di ricerca si concentrano sulle interazioni fra la Visual e la Sound Art e spingono verso uno studio mirato alle relazioni fra fonemi, segni, percezione e ambiente in una direzione olistica e minimalista. Sono numerosi i concerti e le performance da musicista a cui partecipa con un’ampia versatilità fra culture, stili e modelli artistici: dal jazz al contemporaneo, dalla world music all’elettronica e all’acusmatica fino alla pura sperimentazione.
Lavora su più livelli di interesse: compositivo, progettuale, didattico; fra scambi di pensiero e di fare condiviso con artisti e creativi.
Nel 2004 nasce il progetto RUMINANZE©. L’indagine è sulla ri-mediazione fra linguaggi che concorrono alla creazione di uno specifico luogo nello spazio e nel tempo in cui coinvolgere attori e fruitori. Tecnica e tecnologie analogico-digitali convivono e le scritture collettive si costituiscono come momenti di interpenetrazione e di ibridazione coesistendo con casualità e progettualità.
A differenza di molti studi sull’organizzazione dei suoni nel tempo, nella sound art installazioni e performances hanno una forte correlazione con lo spazio e con il complesso di interventi necessari alla creazione di ambienti acustici ottimali; esse richiedono nuovi modelli progettuali per una scelta adeguata alle problematiche di localizzazione spaziale.
Le discussioni privilegiano spesso le descrizioni sui sistemi più adatti e sulle pratiche relative alla posizione del suono; qui vengono evidenziati i modi in cui i concetti di spazio sono socialmente, culturalmente e politicamente interpretati, e come le opere, elaborate e organizzate, riflettono e resistono a queste diverse costruzioni concettuali.
Attingendo ai presupposti teorici e all’esperienza di artisti scelti [per ovvi motivi solo alcuni fra i tanti], vengono proposte diverse tematiche che per le loro specificità di argomentazione, possono meglio avvicinarci ad una comprensione più vasta dell’arte del suono, dei luoghi, della visione del mondo.
Maurizio Chiantone, napoletano, inizia il suo percorso artistico negli anni ’70. Nel 1980 fonda On Raku, laboratorio di ricerca sui linguaggi.
Si diploma in Contrabbasso al Conservatorio di Napoli e successivamente riceve il Master in Digital Writing, Scrivere per i Nuovi Media presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze. Laureato in Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Benevento è fortemente attratto dalle possibilità di interscambio dei codici e dai loro elementi costitutivi distintivi e trasversali; dalle potenzialità dinamiche, comunicative e creative di un evento artistico.
Gli ambiti di ricerca si concentrano sulle interazioni fra la Visual e la Sound Art e spingono verso uno studio mirato alle relazioni fra fonemi, segni, percezione e ambiente in una direzione olistica e minimalista. Sono numerosi i concerti e le performance da musicista a cui partecipa con un’ampia versatilità fra culture, stili e modelli artistici: dal jazz al contemporaneo, dalla world music all’elettronica e all’acusmatica fino alla pura sperimentazione.
Lavora su più livelli di interesse: compositivo, progettuale, didattico; fra scambi di pensiero e di fare condiviso con artisti e creativi.
Nel 2004 nasce il progetto RUMINANZE©. L’indagine è sulla ri-mediazione fra linguaggi che concorrono alla creazione di uno specifico luogo nello spazio e nel tempo in cui coinvolgere attori e fruitori. Tecnica e tecnologie analogico-digitali convivono e le scritture collettive si costituiscono come momenti di interpenetrazione e di ibridazione coesistendo con casualità e progettualità.