Il libro traccia l'itinerario genealogico di fatti e idee del credito e della moneta, e delle loro interazioni con la sovranità e il mercato, sfociato nella formazione del capitalismo moderno, a partire da un confronto serrato con la “condizione umana” delle epoche precedenti.
Attraverso il prisma delle origini teologiche e del dualismo sacro-profano, si compone e si scompone quella costellazione gravitante sul concetto del credito (coi suoi correlati della moneta e del debito), la quale costituisce una lente di lettura della modernità sociale ed economica. Molteplici dicotomie teoriche in ambito monetario sono individuate e ricondotte alla complessa dialettica della triade sovranità, credito e mercato. Infine, si ripercorrere criticamente attraverso un “decalogo” le principali prescrizioni e prassi di governo totalizzanti dell'ideologia del neo-ordoliberalismo, oggi pervasivamente dominante.
Attraverso il prisma delle origini teologiche e del dualismo sacro-profano, si compone e si scompone quella costellazione gravitante sul concetto del credito (coi suoi correlati della moneta e del debito), la quale costituisce una lente di lettura della modernità sociale ed economica. Molteplici dicotomie teoriche in ambito monetario sono individuate e ricondotte alla complessa dialettica della triade sovranità, credito e mercato. Infine, si ripercorrere criticamente attraverso un “decalogo” le principali prescrizioni e prassi di governo totalizzanti dell'ideologia del neo-ordoliberalismo, oggi pervasivamente dominante.