Una potente multinazionale del settore aerospaziale sta reclutando giovani talentuosi per un nuovo centro di ricerche: un acceleratore di particelle situato a 1000 metri di profondità, di dimensioni tali da far impallidire il CERN di Ginevra. Un'occasione irripetibile per migliaia di ragazzi ambiziosi. Ma quando un gruppo di loro, selezionato tra le migliori università del paese, giunge nel laboratorio sotterraneo… qualcosa non quadra. Troppi segreti, troppe misure di sicurezza. Soprattutto, un impiego di risorse umane inverosimile per un laboratorio privato. Fra i ragazzi si fa strada l’ipotesi più temuta, quella di un coinvolgimento con l’esercito. I loro timori verranno spazzati via solo quando vedranno con i propri occhi cosa si nasconde all’interno di quella gigantesca struttura: il più grande sogno di conquista dell’uomo sta prendendo forma…
NOTA DELL'AUTORE
Lo “spazio”, il cosmo, la vita su altri pianeti. É questo l’ambiente ideale dove trovare spunti in grado di ampliare il nostro modo di pensare, la nostra fantasia, la nostra consapevolezza; adoro quando un racconto di fantascienza mi porta a questo. Ma deve essere un percorso ragionevole, plausibile, e soprattutto alla portata di tutti.
Troppa fantascienza oggi assomiglia alle fiabe, dove la “scienza” viene tirata in ballo solo per sostituire la bacchetta magica. Grosso errore, per quel pubblico che come me si aspetta molto di più.
Se con la magia delle fiabe è ammesso tutto e il contrario di tutto, nella fantascienza ci deve essere coerenza: l’efficacia di un racconto di questo genere non può prescindere dalla credibilità delle ipotesi.
L’intenzione dell’autore è quella di accompagnare il lettore in un’avventura fantastica, mantenendo il più possibile una coerenza tecnologica.
Il tutto, si spera, in modo piacevole e avvincente.
NOTA DELL'AUTORE
Lo “spazio”, il cosmo, la vita su altri pianeti. É questo l’ambiente ideale dove trovare spunti in grado di ampliare il nostro modo di pensare, la nostra fantasia, la nostra consapevolezza; adoro quando un racconto di fantascienza mi porta a questo. Ma deve essere un percorso ragionevole, plausibile, e soprattutto alla portata di tutti.
Troppa fantascienza oggi assomiglia alle fiabe, dove la “scienza” viene tirata in ballo solo per sostituire la bacchetta magica. Grosso errore, per quel pubblico che come me si aspetta molto di più.
Se con la magia delle fiabe è ammesso tutto e il contrario di tutto, nella fantascienza ci deve essere coerenza: l’efficacia di un racconto di questo genere non può prescindere dalla credibilità delle ipotesi.
L’intenzione dell’autore è quella di accompagnare il lettore in un’avventura fantastica, mantenendo il più possibile una coerenza tecnologica.
Il tutto, si spera, in modo piacevole e avvincente.