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Quale importanza riveste Stefano Tuccio (Monforte, 1540 - Roma, 1597) nella cultura della seconda metà del XVI secolo? Perché è stato considerato santo dai suoi contemporanei? Quale influenza ha avuto il suo teatro sui dipinti religiosi di Caravaggio? Perché Tuccio è da considerarsi il maggiore ispiratore di Shakespeare? Perché la Ratio studiorum (Piano di studi dei Gesuiti), alla cui stesura Tuccio ha contribuito in maniera determinante, si può considerare fondamento dell’attuale scuola moderna? Il presente studio cerca di rispondere, in modo semplice ma esaustivo, a questi e altri…mehr

Produktbeschreibung
Quale importanza riveste Stefano Tuccio (Monforte, 1540 - Roma, 1597) nella cultura della seconda metà del XVI secolo? Perché è stato considerato santo dai suoi contemporanei? Quale influenza ha avuto il suo teatro sui dipinti religiosi di Caravaggio? Perché Tuccio è da considerarsi il maggiore ispiratore di Shakespeare? Perché la Ratio studiorum (Piano di studi dei Gesuiti), alla cui stesura Tuccio ha contribuito in maniera determinante, si può considerare fondamento dell’attuale scuola moderna? Il presente studio cerca di rispondere, in modo semplice ma esaustivo, a questi e altri interrogativi attorno alla figura di un illustre uomo di fede e di cultura. Guglielmo Scoglio, ingegnere, già docente di Telecomunicazioni negli istituti tecnico-professionali, è stato presidente del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) e membro della Commissione Cultura della Diocesi di Udine con gli arcivescovi Alfredo Battisti e Pietro Brollo.