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Il volume ricostruisce la storia degli Stati sabaudi nel periodo compreso fra il 1416, quando Amedeo VIII, conte di Savoia, ottenne dall’imperatore il titolo di duca, e il 1848, anno in cui Carlo Alberto, re di Sardegna, promulgò lo Statuto. L’intento è offrire un’opera storiograficamente aggiornata, ma soprattutto ricollocare nel dovuto contesto un territorio il cui consolidamento ha attraversato, nel corso dei secoli, fasi complesse e non lineari. Leggere le vicende degli Stati sabaudi d’antico regime attraverso il prisma della “nazione” – nel senso che questa espressione ha assunto dopo la…mehr

Produktbeschreibung
Il volume ricostruisce la storia degli Stati sabaudi nel periodo compreso fra il 1416, quando Amedeo VIII, conte di Savoia, ottenne dall’imperatore il titolo di duca, e il 1848, anno in cui Carlo Alberto, re di Sardegna, promulgò lo Statuto. L’intento è offrire un’opera storiograficamente aggiornata, ma soprattutto ricollocare nel dovuto contesto un territorio il cui consolidamento ha attraversato, nel corso dei secoli, fasi complesse e non lineari. Leggere le vicende degli Stati sabaudi d’antico regime attraverso il prisma della “nazione” – nel senso che questa espressione ha assunto dopo la Rivoluzione francese – rischia di far perdere di vista che fu proprio l’affermarsi del principio nazionale a portare alla loro scomparsa, attraverso un processo non necessario né prefigurato dalla storia precedente. La prospettiva storiografica qui adottata è invece quella di considerare la storia del Piemonte e della Savoia come una monarchia composita e dall’identità plurale, esplorata per grandi temi: la dinastia, l’evoluzione territoriale degli Stati, il ruolo del sovrano, del governo e dell’amministrazione, l’organizzazione militare, la divisione in ceti e l’economia, la funzione culturale della corte e la fioritura della legge. In quest’ottica emerge un tratto pluri-nazionale, pluri-linguistico e pluri-religioso che conferisce a questi Stati il principale elemento d’interesse valido anche per capire il presente.
PAOLA BIANCHI insegna Storia moderna all’Università della Valle d’Aosta. Membro del Comitato di direzione di «Società e storia» e del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari, ha pubblicato: Onore e mestiere. Le riforme militari nel Piemonte del Settecento (Zamorani, 2002) e Sotto diverse bandiere. L’internazionale militare nello Stato sabaudo d’antico regime (FrancoAngeli, 2012). Ha curato, con Karin Wolfe, Turin and the British in the Age of the Grand Tour (Cambridge University Press, 2017).
ANDREA MERLOTTI dirige il Centro studi della Reggia di Venaria ed è membro dei comitati scientifici del Centre de recherche du Château de Versailles e di «Studi Piemontesi». Fra i più recenti volumi, ha curato: Stato sabaudo e Sacro Romano Impero (il Mulino, 2014); Casa Savoia e Curia romana (Ecole française de Rome, 2015) e Le cacce reali nell’Europa dei principi (Olschki, 2017). Nel 2016 è stato fra i curatori della mostra Piemonte, Bonnes Nouvelles, per i 600 anni del Ducato di Savoia.