In un regno immaginario un giovane principe apprende l'arte di governare: resta però in lui una riserva contro lo stesso potere che incarna. Ne nasce una ribellione, e poi una fuga in una dimensione dominata dalla fantasia e dalla magia. Ma anche nel nuovo contesto trasognato non si interrompe la profonda meditazione di Giuseppe Dessì intorno ai grandi temi della solitudine, del tempo, della responsabilità individuale. Uscito nel 1949, ma scritto due anni prima, è uno dei suoi racconti meno noti, ma tanto più importante perché si situa in un periodo in cui ancora erano caldi gli entusiasmi e le polemiche successivi alla proclamazione della Repubblica.www.ilisso.it