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Fa impressione constatare riga dopo riga la nostra ignoranza: tutti noi abbiamo sentito parlare soprattutto delle purghe staliniane, ma invece qui già nel ventennio 1917-1936 assistiamo alla teorizzazione e alla messa in pratica leniniana di questo sistema disumano. E i principali prigionieri in tutto questo periodo non sono i fascisti o gli aristocratici, ma i socialisti e i socialdemocratici, i socialrivoluzionari, i menscevichi, perfino gli ecclesiastici, ossia tutto quello che oggi chiameremmo «campo largo» e che farebbe parte del versante democratico del panorama politico. Lenin ha…mehr

Produktbeschreibung
Fa impressione constatare riga dopo riga la nostra ignoranza: tutti noi abbiamo sentito parlare soprattutto delle purghe staliniane, ma invece qui già nel ventennio 1917-1936 assistiamo alla teorizzazione e alla messa in pratica leniniana di questo sistema disumano. E i principali prigionieri in tutto questo periodo non sono i fascisti o gli aristocratici, ma i socialisti e i socialdemocratici, i socialrivoluzionari, i menscevichi, perfino gli ecclesiastici, ossia tutto quello che oggi chiameremmo «campo largo» e che farebbe parte del versante democratico del panorama politico.
Lenin ha organizzato un perfetto sistema di dittatura, non del proletariato, ma del Partito Unico e dei suoi adepti, tanto più diabolico in quanto i suoi iscritti erano stato programmati per confessare, in nome dell’ideale superiore del Partito, crimini mai commessi. I principali complici di questo regime di terrore erano i comunisti stessi, talmente indottrinati e acritici da non essere capaci non dico di ribellarsi ma anche solo di pensare di ribellarsi.