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Il cane, ormai è noto, è il migliore amico dell'uomo e al primo posto nelle case degli italiani, ma il coniglio si è fatto "prepotentemente" spazio anche lui diventando il terzo animale da compagnia dopo il cane e il gatto. Oggi si contano circa 1 milione di conigli domestici. Questa fiaba nasce da alcune delle grandi passioni dell'autrice, i libri e la scrittura e dall'aver avuto per undici anni un'amatissima cagnetta, Marley e attualmente una pestifera coniglietta, Cicy. Nasce anche dal profondo rispetto verso il mondo animale, dall'aver riscontrato in loro un animo dolce e gentile e un'intelligenza profonda. Nasce anche dall'esperienza di volontariato presso associazioni che si occupano di randagismo cogliendo in queste creature tutto il carico di sofferenza. È a queste associazioni, ai volontari, alle storie dei cani e conigli che ha seguito, a quelli che non ce l'hanno fatta e a quelli che sono rinati, a quelli che ha adottato e ai suoi due piccoli, che dedica questo libro. La fiaba si snoda però verso temi altrettanto attuali quali la diminuzione del consumo di carne definita dall'Organizzazione mondiale della sanità come cancerogena, l'importanza dei cani nelle realtà quotidiane quali la pet therapy, riconosciuta oggi come efficace metodo antistress e un invito a dedicare il proprio tempo libero al mondo del volontariato e della beneficenza. Raccontare questa modernità in chiave fantastica e con pochi concetti è il suo obiettivo, alleggerendo almeno in parte il peso della vita…