1854. Maria, giovane orfana di madre, viene inviata dal padre a Monte Ilice per fuggire all'epidemia di colera che imperversa a Catania. È costretta dalla matrigna a farsi monaca e viene rinchiusa in un convento, dove si spegnerà lentamente per mancanza di amore e libertà. L'autore dà vita alla vicenda attraverso un romanzo epistolare, nel quale emergono l'idillio agreste, la negazione della vita, la speranza e la disperazione, il desiderio di vivere e l'ineluttabilità della morte. Scritto da Verga all'età di 29 anni, Storia di una capinera è il suo più importante romanzo prima dei due capolavori assoluti, I Malavoglia e Mastro don Gesualdo.
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