Come nei racconti di Poe, diverse storie di Tarchetti cominciano con un lungo preambolo filosofico per convincere il lettore che, sebbene a raccontare sia un folle, si tratta tuttavia di una pazzia lucida e per questo ancora più inquietante.
A lettura conclusa, permane un retrogusto di follia, derivante dall'abile miscela di grottesco e umoristico, illusione e realtà, e ci si sente ingabbiati in un paradosso.
Tarchetti, che fu uno dei più importanti esponenti della Scapigliatura milanese, può per molti versi essere considerato il Poe della letteratura italiana.
A lettura conclusa, permane un retrogusto di follia, derivante dall'abile miscela di grottesco e umoristico, illusione e realtà, e ci si sente ingabbiati in un paradosso.
Tarchetti, che fu uno dei più importanti esponenti della Scapigliatura milanese, può per molti versi essere considerato il Poe della letteratura italiana.