In ogni mezzo che utilizziamo per comunicare ed educare c’è una storia e c’è anche una pedagogia. Il versante della storia ci dice come quel mezzo è nato, l’identità che è andato conquistandosi e quanto c’è di attuale in tutto ciò. Quello della pedagogia ci mostra la forma che l’uso di quel mezzo dà all’esperienza e alla conoscenza. Così è stato ed è per i mezzi della parola parlata e di quella scritta, per la stampa, per i massmedia dell’audiovisione, per le prospettive messe in campo dal digitale e dalla rete. Questo volume, un po’ manuale un po’ saggio, ricostruisce le grandi cornici mentali e sociali entro le quali si colloca l’azione delle tecnologie, di tutte le tecnologie: da quelle interiorizzate da secoli a quelle che siamo oggi impegnati a interiorizzare.
«La storia e la pedagogia, secondo noi e secondo questo nostro lavoro, sono nei media, stanno dentro i media. Che vuol dire questo? Significa che man mano che uno acquisisce familiarità con un mezzo di comunicazione, di qualunque tipo esso sia, una parte della sua esperienza e del suo sapere riceve la forma di quel mezzo».
«La storia e la pedagogia, secondo noi e secondo questo nostro lavoro, sono nei media, stanno dentro i media. Che vuol dire questo? Significa che man mano che uno acquisisce familiarità con un mezzo di comunicazione, di qualunque tipo esso sia, una parte della sua esperienza e del suo sapere riceve la forma di quel mezzo».