Una sera d'autunno Marco Belmonte inizia il suo viaggio di ritorno, in una ricerca che trova alimento solo nella scrittura, nella poesia e nel canto, come se solo attraverso di essi lo sconosciuto viaggiatore riesca a trovare la chiave di lettura del passato. Ma la storia resta aperta. Così si dipanano parole e non ha senso chiedersi se sia poesia questa ‒ forse no ‒ ma certamente lascia aperta la porta alla domanda. Così è lecito chiedersi con l'autore: Ma che fine avrà fatto questo viaggiatore? Quale meta lo attenderà? Dove finirà questa nave? Nel frattempo è già scesa la sera e dal vento ascolto ancora quel canto: "Sono partiti tutti. / Hanno spento la luce, / chiuso la porta, e tutti / (tutti) se ne sono andati / uno dopo l'altro".