Otto storie accomunate dal progetto di raccontare la diversità verso la devianza sociale ed esistenziale. Storie "irregolari", un aggettivo che oggigiorno in Italia suona piuttosto comune quando si pensa alla diversità di confine e alla clandestinità.Ma in questa opera tutti i protagonisti sono "irregolari", narratori in prima persona, medio-borghesi vittime di se stessi, senza averlo mai saputo. Personaggi talvolta sgradevoli in fondo bramano la normalità all'interno di una società che li vuole necessariamente trasformati in 'cattivi'. Al lettore un piccolo saggio di come attraverso l'abiezione, il grottesco, si possa velatamente anelare a un mondo migliore