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Una coppia di Brescia, in vacanza con i nipoti, Michi e Maddi, in uno dei luoghi più magici della Sardegna, vive un’incredibile avventura. In un pomeriggio caldissimo, l’interesse per le grotte e per quel fresco sollievo che danno questi ambienti, li spinge a visitare “Su Mannas”, una grotta dal fascino incredibile, dove Michi e Maddi fanno amicizia con due cugini, Isi e Gesuinino, e vengono a conoscenza del fatto che nella zona è scomparso un neonato. I carabinieri alla ricerca del bambino scomparso, ritrovano dei cadaveri in un pozzo adibito a riti sacri sulla fertilità, uno di essi ha più di duemila anni… Qui in un passato lontano, venivano praticati dei riti sulla fertilità e forse si sacrificavano in onore della dea Tanit e del Pater Sardus dei bambini, per avere in cambio la benevolenza delle divinità. Si intrecciano così tante storie, quella di Nedda e di Maddalena, abbandonate ad un destino terribile; quella di Alice Muras, quella di Grascena, che rischierà di sacrificare il suo bambino, quella di Elisa... Michi e Maddi, con gli zii e gli amici, aiuteranno il tenente dei carabinieri del paese, Raffaele, a fare luce su un oscuro traffico di neonati. Parallela alla storia d’amore e di disperazione, si svolge un’altra storia, di tutt’altra natura, quella dell’amore ipnotico e totale per una terra unica: la Sardegna.