Nel romanzo è narrata la vita di Gaetano Bresci, l’anarchico che uccise a Monza Re Umberto Primo, costretto ad emigrare in America perché non voleva prendersi la responsabilità di padre di un bimbo avuto con una collega tessitrice e cercando così un posto dove avrebbe potuto vivere dignitosamente. Qui si sposò ed ebbe una figlia. Giunte a sua conoscenza le stragi delle persone che chiedevano il pane, perpetrate per conto del Re Umberto, tornò in Italia e a Monza dopo varie vicissitudini uccise il Re.