Partendo da una rivisitazione ideologica, logica e storica delle ragioni del garantismo l'intera struttura del processo penale viene analizzata alla luce dell'inviolabilità del diritto di difesa considerato come riflesso del dignità della persona umana. Il testo mira espressamente a rinvenire un unicum argumentum per la costruzione e l'attuazione pratica del giusto processo, visto come valore reale e non come mero programma ideale, all'interno di un sistema giuridico sempre più complesso e permeabile al diritto internazionale ed alla collaborazione tra gli Stati. Non mancano spunti per una rimodulazione delle invalidità e del concetto di giudicato penale oltre che critiche ad impostazioni puramente positiviste ed economiche allo studio del rito criminale.