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Il libro è scritto “a due mani”: da un neuroscienziato, in chiave più filosofica e psicologica, in base ai suoi studi e all’attività terapeutica; e da un counselor spirituale, grazie alla sua esperienza in un Centro d’ascolto diocesano e di vita personale. Il riferimento culturale centrale nel libro è il pensiero di Pierre Teilhard de Chardin, che ha saputo offrire all’uomo una spiegazione accettabile del “perché” della sofferenza dopo averla sperimentata nella condizione infernale delle trincee nella Prima Guerra Mondiale. Ed altri fondamentali testimoni del ‘900 riecheggiano nel testo: Pavel…mehr

Produktbeschreibung
Il libro è scritto “a due mani”: da un neuroscienziato, in chiave più filosofica e psicologica, in base ai suoi studi e all’attività terapeutica; e da un counselor spirituale, grazie alla sua esperienza in un Centro d’ascolto diocesano e di vita personale. Il riferimento culturale centrale nel libro è il pensiero di Pierre Teilhard de Chardin, che ha saputo offrire all’uomo una spiegazione accettabile del “perché” della sofferenza dopo averla sperimentata nella condizione infernale delle trincee nella Prima Guerra Mondiale. Ed altri fondamentali testimoni del ‘900 riecheggiano nel testo: Pavel A. Florenskij, Etty Hillesum, Viktor Frankl.
Il tema della sofferenza, in particolare quella di natura psichica, è al centro della riflessione dei due autori. Seppur aborrita e marginalizzata dall’attuale contesto socio-culturale, la sofferenza (e con essa anche l’esperienza della morte) costituisce paradossalmente un nodo essenziale dell’esistenza. Anzi, la sofferenza può essere inserita, se saggiamente accolta, nel solco di un possibile orizzonte di senso, che solo un costante atteggiamento interrogante può mantenere vivo, così da rendere possibile l’apertura verso la dimensione generativa ed evolutiva del Sé.

«Aderire a Dio nascosto nelle potenze interne ed esterne che animano il nostro essere è aprirsi ed affidarsi a tutti i soffi della Vita, è “l’amabile dovere di crescere”. È giunto il momento di sondare la parte decisamente negativa delle nostre esistenze: che Dio sia raggiungibile in ogni vita e attraverso ogni vita, lo ammettiamo facilmente. Ma è possibile incontrare anche Dio in ogni sofferenza e attraverso ogni morte?» Pierre Teilhard de Chardin
Su questa drammatica - e spesso irrisolta - domanda posta da Teilhard de Chardin, il libro sviluppa delle riflessioni che possono offrire qualche – seppur piccola – risposta.