Un romanzo dalla trama coinvolgente, costruita attraverso l'esaltazione di particolari e colpi di scena, con descrizione di dettagli che sembrano voler suggerire sensazioni più che svelare connessioni palesi di eventi. II lettore rimane inevitabilmente coinvolto nelle vicende cariche di mistero del protagonista che lo portano fin nel lontano Oriente, ma lo segue con uguale passione nel viaggio all'interno di sé stesso, specialmente nei numerosi luoghi in cui l'autore descrive sensazioni e dolori quasi palpabili. Nasce, allora, fra protagonista e lettore una complicità, una sorta di scambio emotivo, che non si spezza neppure con la fine del libro, laddove la sensazione di "vaga indeterminatezza, piena di poesia e di silenzi" che si avverte, sembra appartenere ad entrambi. «È una vicenda molto curiosa. C'è una statuina. Un libro. E comincio a credere che forse ci sia anche un viaggio in Cina, negli anni Venti. Ma poi tutto frana davanti a una vita di silenzi. Se lui non ha mai raccontato nulla forse non c'è proprio nulla da cercare.»