Novella Tebe, lamenta Dante nel canto del Conte Ugolino, a voler ricordare la somma di sventure che quella città beota ebbe dalla sua fondazione fino alla prima totale distruzione.In questo racconto si ripercorrono questi eventi, iniziando dalla premessa: il ratto di Europa sulla spiaggia di Tiro, proseguendo con la fondazione semi divina, fino all’abbandono della città di tutti gli abitanti ed all’inutile conquista delle sue rovine da parte di Tersandro.Qui si narra di Cadmo cui gli dei, alle sue nozze, avevano affidato il mantenimento dell’Armonia del cosmo, di Dioniso, di Penteo, di Polidoro, di Laio, di Edipo e dei suoi disgraziati figli Eteocle e Polinice che determinarono l’inizio della fine della città.(seconda edizione marzo 2016)