“(…) Tecla, da sempre, prestava servizio in quella casa come cuoca, da quando ragazzina, orfana di madre e, con un padre perennemente alcolizzato che non tardava ad alzare le mani solo per il piacere di sfogare la sua rabbia e la sua miseria con chiunque gli capitasse a tiro, decise di scappare di casa insieme al fratello Saro, di qualche anno più grande di lei. (…)”