Il mondo scientifico ha, nel suo insieme, escluso fino al giorno d'oggi dalle sue preoccupazioni il fenomeno della trasmissione diretta del pensiero da una persona ad un'altra, sia che esso abbia tenuto questo fenomeno per impossibile, sia che l'abbia considerato d'importanza sproporzionata allo sforzo richiesto dalla sua ricerca. Tuttavia, da quando la telegrafia senza fili ci ha abituato all'idea del trasporto dell'espressione del pensiero per mezzo di onde elettro-magnetiche, il numero di coloro che negano sistematicamente il fatto della trasmissione diretta del pensiero da un individuo ad un altro si è grandemente ridotto. L'analogia che si suppone corra tra i due fenomeni rende ora verosimile quello che poco fa veniva negato. Non segue già da questo, che il momento in cui i laboratori universitari si dedicheranno ostensibilmente a questo studio sia già vicino. E' troppo evidente, che il mondo scientifico, trattenuto da pregiudizi e da ignoranza dell'argomento, non si rende conto del ritardo arrecato dal suo disinteressamento, al progresso della scienza. Se si giungesse anche solo a trovare quali siano le modalità energetiche con cui il pensiero si trasmette da cervello a cervello, ciò sarebbe già di grandissimo interesse. Nessuno può prevedere quali conseguenze pratiche ne discenderebbero. Tuttavia questo non sarebbe che un primo passo di una lunga esplorazione del dinamismo dello spirito: poiché quando il ricercatore si propone lo scopo, armato di una qualche conoscenza dell'argomento, di provocare sperimentalmente la comunicazione diretta tra psichismi, egli non può tardare a trovarsi davanti a uno stato di cose, che non s'accorda più con l'analogia della telegrafia senza fili. E non osa più parlare di cervelli trasmittenti e di cervelli recettori. Il pensiero che si trasmette non dipende più dalla volontà; esso circola a ondate, senza che la coscienza degli interessati lo sappia o lo desideri; e spesso esso rappresenta una conoscenza derivata da una sorgente, per la quale spazio e tempo non costituiscono ostacoli. Quando si è così posti a contatto col grande enigma della vita: materia e pensiero, s'intravede che, qualora si spingesse in questa direzione, — in tutti i luoghi e per opera di un grande numero di ricercatori che disponessero di abbondanti risorse, — una grandiosa esperienza, si finirebbe col penetrare nel cuore stesso della vita e svelare il suo segreto. "Quella che comunemente si chiama trasmissione di pensiero, e che meglio sarebbe, per non pregiudicare il processo del fenomeno, chiamare "comunicazione fra psichismi", è la chiave che aprirà verosimilmente, quando essa sarà stata forgiata, una finestra su quell'intelligenza che dirige il mondo". E' con quest'ultima frase che si chiuderà questo libro; ed io ho tenuto ad apporla anche qui al suo principio, affinchè il lettore sappia in anticipo, che nella relazione della successione degli esperimenti, io lo sospingerò verso le meravigliose profondità dello spirito umano, del suo proprio spirito.