Un appassionante e vibrante viaggio sentimentale attraverso le tradizioni di una suggestiva Sicilia anni 50. L’autore rievoca il tempo della sua infanzia vissuta a Castelluccio, una frazione di Noto, la capitale del barocco siciliano, nella casa colonica dei nonni. Questo racconto autobiografico arriva diritto al cuore. Attraverso la storia di Paolo, l’autore riesce ad accompagnare il lettore in punta di piedi all’interno di un tempo ormai lontano fino a trasformarlo in uno spettatore discreto che per un breve attimo ha la fortuna di incontrare personaggi realmente esistiti, riscoprire antichi riti, assaporare il gusto di vecchie usanze culinarie, toccare oggetti ormai in disuso ed ascoltare i “cunti” (racconti) che il nonno di Paolo, il protagonista, raccontava nei dopocena. Un piacevole coinvolgimento di tutti i sensi. Un meticoloso lavoro di attenta ricerca che descrive nei minimi dettagli la vita dei campi, i lavori e gli attrezzi che si usavano allora oltre che rispolverare espressioni dialettali e parole ormai in disuso. Il libro è un emozionante invito a ritrovare le proprie radici, l’immenso patrimonio culturale dei nostri nonni a ripercorrere le proprie tappe perché è proprio attraverso questo passaggio che è possibile ritornare a casa.Andreina RossittoIl libro, arrivato alla sua terza edizione riveduta e ampliata, ha riscosso notevole successo di pubblico e di vendite.