«Difesa dalla pietra e scolpita nell’alabastro, plasmata dai venti, erosa dalle Balze e benedetta dalle sorgenti d’acqua, Volterra colpisce per la sua storia lunga come quella dell’uomo: viva di bellezza infinita, e bella perché viva nei suoi indomiti abitanti. È in fondo questo il primo vero tesoro di Volterra: i suoi abitanti, da quelli più antichi che ne hanno delineato i ciclopici contorni murati, ai tanti che l’hanno arricchita di opere d’arte e palazzi, fino a coloro che oggi ne animano i vicoli e le strade, rendendola una città ancora laboriosa e intellettualmente vivace.
Questo testo nasce dalla volontà della Cassa di Risparmio di Volterra di illustrare questi Tesori, la Vita e la Bellezza di Volterra, ancora più delle sue straordinarie opere d’arte. E per farlo è stato scelto un punto di vista originale: lo sguardo di un giovane fotografo, Antonio Maria Storch, che ha realizzato tutte le immagini del libro in piena libertà suggerendo un punto di vista inconsueto e analitico, incline alla sorpresa più che alla descrizione, mai didascalico e volutamente eterogeneo, figlio della curiosità e attento al particolare.
La scrittura dei testi che accompagnano le fotografie è stata la fonte di un viaggio tra presente e passato in dialogo infinito tra monumenti e vita quotidiana, tra artisti antichi e attuali, tra lo sguardo dei Santi e il talento demiurgico degli artigiani…»
Fabrizio Burchianti
Questo testo nasce dalla volontà della Cassa di Risparmio di Volterra di illustrare questi Tesori, la Vita e la Bellezza di Volterra, ancora più delle sue straordinarie opere d’arte. E per farlo è stato scelto un punto di vista originale: lo sguardo di un giovane fotografo, Antonio Maria Storch, che ha realizzato tutte le immagini del libro in piena libertà suggerendo un punto di vista inconsueto e analitico, incline alla sorpresa più che alla descrizione, mai didascalico e volutamente eterogeneo, figlio della curiosità e attento al particolare.
La scrittura dei testi che accompagnano le fotografie è stata la fonte di un viaggio tra presente e passato in dialogo infinito tra monumenti e vita quotidiana, tra artisti antichi e attuali, tra lo sguardo dei Santi e il talento demiurgico degli artigiani…»
Fabrizio Burchianti